TELECOM ITALIA: INTERVISTA A CRISTIANO HABETSWALLNER


       Intervista a Cristiano Habetswallner, Responsabile Sponsorizzazioni Telecom Italia

 

Cristiano Habetswallner, Responsabile Sponsorizzazioni Telecom Italia, parla delle partnership in ambito sportivo di TIM e motiva le strategie adottate dall’azienda.

 

1)    TIM investe nello sport  da molti anni e con grande successo. Vista la presenza del vostro brand in diverse discipline sportive, qual è la strategia che guida la scelta di sponsorizzare uno sport piuttosto che un altro?
TIM è presente fondamentalmente negli sport di squadra o di team. Ovvero in quegli sport dove è fondamentale “il gioco di squadra” appunto, l’”interazione”, la “correttezza”, la capacità di “fare sinergia”…. L’associazione valoriale è per noi importante, come sono importanti la diffusione della disciplina sportiva sia a livello nazionale che territoriale e la capacità di engagement che determina ed assicura attraverso tutte le piattaforme social.

 

2)    Da due anni siete partner del Lega Volley Summer Tour, il torneo ufficiale di sand volley della Lega Pallavolo Seria A Femminile organizzato da Master Group Sport. Quali risultati avete  ottenuto  da questa partnership?
Pensiamo che il torneo sia un ottimo veicolo di quei valori positivi che sono alla base della nostra Azienda e che guidano le nostre scelte. La presenza, poi, su alcune aree territoriali di interesse per il business di Telecom Italia e TIM consolida le motivazioni che ci spingono verso queste iniziative.

 

3)    A parità d'investimenti qual è la  discriminante che rende vincente una partnership?
Visibilità media nazionali, penetrazione territoriale e valore del Partner

 

4)    Dal 1996 Master Group Sport vi affianca in molte sponsorizzazioni in ambito sportivo.  Quali sono gli elementi che continuano a legare TIM all'agenzia?
Riteniamo che Master Group Sport abbia per competenza, professionalità, precisione e disponibilità tutti i requisiti necessari per affiancarci in tante attività di sponsorship che andiamo a sviluppare.

 

5)    Quale attivazione di una sponsorizzazione ha portato maggiori risultati in termini di aumento della percezione del brand TIM e di ritorno di immagine  e perché ?
Credo che l’iniziativa di valorizzazione che maggiormente ha lavorato sulla percezione del brand TIM e che continua a farlo, poiché attualmente in corso, sia “Il Calcio è di chi lo ama”, un progetto di comunicazione che nasce in un momento travagliato della storia del calcio italiano (ennesimo episodio di calcioscommesse ndr.), che mira alla riscoperta dei valori di un calcio sano e che si articola in alcune partnership, in particolare con LND (Lega Nazionale Dilettanti), Lega Calcio Serie A e CSI (quest’ultima per la Junior TIM Cup – Il calcio negli oratori – ndr), rivolte ai giovani, ai dilettanti, agli amanti dello sport più popolare al mondo.   

 

6)    I social network sono uno strumento importante per la promozione di una sponsorizzazione: in che modo possono essere integrati agli strumenti classici della sponsorship? In base allo sport esistono social network più adatti alla comunicazione della partnership?
Credo che l’integrazione tra i media tradizionali ed i new media, tra cui primeggiano i Social, sia determinante per la comunicazione e quindi anche per le sponsorship. Non è un caso che, come ho avuto modo di scrivere in un recente libro edito insieme con i giornalisti Daniele Chieffi e Marcel Vulpis (New Media & Digital Football – L&V Editrice, 2012, ndr.), con l’avvento della Rivoluzione Digitale, si stia assistendo ad un passaggio “epocale” dalla brand awareness alla brand reputation, dal riconoscimento del marchio e dei suoi valori, alla reputazione dello stesso e dell’immagine dell’Azienda attraverso le sue attività sulle piattaforme di comunicazione e interazione col pubblico. L’integrazione tra “reale” e “virtuale”, tra la base della comunicazione tradizionale ed il dialogo con le comunità attraverso i social ed il web, diventa l’obiettivo a cui le aziende devono tendere.
Non credo che vi siano social diversi da utilizzare sulla base degli sport che si intende approcciare, credo che esistano modi differenti di comunicare gli sport attraverso differenti forme social. Si sa che Twitter è profondamente diverso da Facebook, ma ciò non ci deve portare a dire che si sceglie il primo o il secondo in base allo sport sponsorizzato. In realtà, con il cambiare dei Social, cambia l’approccio, il modo ed il linguaggio di riferimento. Tutto qui.